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(+39) 071.9160322Con terapia manuale si intendono tutta una serie di tecniche svolte dall’operatore su tessuti molli o articolazioni, atte al recupero della mobilità articolare, al detensionamento della muscolatura, a favorire l’allungamento e il riequilibrio delle strutture fasciali, al riallineamento delle strutture ossee. Può essere effettuata da sola o abbinata a terapie fisiche strumentali, ed è uno strumento insostituibile del recupero motorio in qualsiasi patologia.
IL CEROTTO DEGLI SPORTIVI
Nasce e si sviluppa nel settore sportivo, per poi diffondersi a tutti gli altri si tratta di un cerotto (tape) con capacita visco-elastiche che permettono di aderire comodamente alla cute stimolando le naturali capacità di guarigione del corpo, favorendo il drenaggio locale dei tessuti interessati.
Il KINESIOTAPING basa la sua funzione su un concetto di stimolazione dei recettori cutanei, sottofasciali e articolari, attraverso una stimolazione meccanico/propricettiva. Per questo il terapista saprà valutare, tenendo in considerazione la patologia e il momento doloroso (ACUTO/CRONICO), le strutture (FASCIA/ARTICOLAZIONE, CONNETTIVO) scegliendo la stimolazione tra 5 principali modelli:
Grazie a questa duttilità di utilizzo, la tecnica KINESIOTAPING trova grande applicazione sia in campo FISIOTERAPICO, a integrazione dei diversi momenti riabilitativi, sia in campo SPORTIVO, per la gestione del dolore, fino al miglioramento della performance.
La mobilizzazione passiva, eseguita da un professionista, è necessaria nelle prime fasi post intervento. Riduce le rigidità muscolari e mantiene un buon grado di libertà dell’articolazione dovuta al periodo di immobilizzazione. Affidandosi ad un esperto del settore, egli saprà che tipo di movimenti potrà eseguire l’arto in questione, mantenendo così la struttura flessibile e funzionale. Una volta superata la prima fase di mobilizzazione passiva, si passerà dunque alla fase di mobilizzazione attiva/assistita. Sarà il paziente, aiutato dal terapista, a far muovere l’arto interessato. In questa fase oltre a ricercare una buona articolarità, si inizierà un rinforzo muscolare, fondamentale in seguito per poter tornare ad utilizzare l’arto in maniera funzionale.
E’ un particolare tipo di massaggio praticato nelle zone del corpo con un’eccessiva riduzione della circolazione linfatica e una stagnazione di liquido. (Vedi i dettagli QUI).
Una terapia rivolta principalmente alla fascia, tessuto connettivale che riveste organi e muscolatura (Vedi i dettagli QUI).
TERAPIA MANUALE SU UN’ARTICOLAZIONE SPECIFICA
Trattamento incentrato su un determinato segmento corporeo volto a migliorare l’articolarità, diminuire le tensioni muscolari o fasciali.
TRATTAMENTI FISIOTERAPICI DECONTRATTURANTI
Può capitare che in alcune situazioni di stress maggiore o di lavoro eccessivo, vi sia una sollecitazione anomala delle fibre muscolari tale da far apparire il muscolo contratto. Se questa tensione è eccessiva, può manifestarsi anche a riposo. Il massaggio decontratturante è un trattamento mirato, eseguito da professionisti, che viene effettuato direttamente sulla zona dolorante. Spesso le zone più colpite sono il rachide cervicale, spalle e gli arti inferiori. Lo scopo di questo trattamento è di riportare alla normale elasticità la fibra muscolare, eliminando la rigidità. Questo trattamento è indicato sia per gli sportivi che a seguito della loro attività soffrono spesso di contratture muscolari, sia per chi a causa del proprio lavoro mantiene per diverse ore una postura scorretta.
Sì, perché il Fisioterapista è una figura professionale autonoma come dichiara la Legge n. 251 del 10 agosto 2000.
Perché ad oggi il fisioterapista è l’unica figura sanitaria riconosciuta che può lavorare in ambito riabilitativo. Rivolgersi ad un fisioterapista vuol dire quindi affidarsi ad un professionista, con una adeguata formazione, capace di prendersi cura della tua salute nel miglior modo possibile seguendo le linee guida della letteratura scientifica e in grado di riconoscere quando una problematica apparentemente di natura muscoloscheletrica nasconde invece un problema più serio da inviare al medico di competenza.
È importante avere con sé tutti i documenti medici e specialistici e i test strumentali eseguiti per il problema di salute per cui si è preso l’appuntamento.
Certamente. Qualsiasi prestazione fisioterapica, in presenza o meno della prescrizione medica, è detraibile secondo la normativa dell’Agenzia delle Entrate con la circolare 19/E del 1° giugno 2012 (pag. 15).
Eseguiamo riabilitazione ortopedica post-intervento (menisco, crociati, cuffia dei rotatori, protesi, fratture, osteotomia, trapianto di cartilagine ecc.), fisiatrica (cervicalgia, lombalgia, tendiniti, lesioni muscolari, artrosi, infiammazioni, sindrome del piriforme ecc.), neurochirurgica post-intervento (ernia del disco, stenosi) e reumatologica (artrite reumatoide, spondilite anchilosante ecc.)
Chi può ricevere la visita fiscale del medico dell’INPS deve comunicarlo all’inizio delle terapie e nel caso non foste stati reperibili durante il controllo, provvederemo a certificare la presenza nello studio al momento delle terapie.
Si, le spese per la fisioterapia sono considerate come spese mediche, quindi se nel testo del contratto assicurativo non è precisato il contrario, saranno completamente ripagate dall’assicurazione.
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